Uno dei grandi vantaggi del lavoro da libero professionista, rispetto a quello del dipendente, è la flessibilità: la possibilità di gestire il proprio tempo in autonomia.
Sul web si trovano moltissimi contenuti — alcuni fondati, altri meno — che dipingono stili di vita fin troppo idilliaci: cappuccini sorseggiati davanti al laptop su una spiaggia, venti ore di lavoro a settimana e tanta libertà. Questo non è uno di quegli articoli. Per quanto l’immagine appena descritta possa essere affascinante, non rappresenta la quotidianità delle partite IVA che conosciamo. La realtà è fatta di giornate trascorse a cercare nuovi clienti, gestire quelli già acquisiti, restare in pari con la burocrazia e prendere decisioni continue.
Quello che troverete qui sotto non è una formula magica per il successo, ma una raccolta di principi che riteniamo appartenere a tutti quei professionisti che sono riusciti a crescere e a durare nel tempo.
Finding Flow
Il concetto di flow nasce dal celebre libro di Mihaly Csikszentmihalyi. Questo testo, pubblicato per la prima volta negli anni ’90, descrive con rigore scientifico un’esperienza che tutti abbiamo vissuto almeno una volta nella vita, ma che è sempre più difficile da riprodurre: essere “nel flusso”. Essere nel flusso significa avere obiettivi chiari, perdere la percezione del tempo e di sé, provare una forte motivazione intrinseca e sperimentare un senso di benessere derivante dall’assorbimento totale in ciò che si sta facendo.
La maggior parte di noi ha provato questa sensazione almeno una volta: è uno stato mentale raro, che combina equilibrio tra corpo e mente, e genera un piacere autentico.Come si crea questa condizione di flow?
Secondo Csikszentmihalyi, essa nasce quando l’attività su cui ci concentriamo ha il giusto equilibrio tra livello di sfida e competenze messe in campo.
Lo scenario ideale è quello in cui dobbiamo attingere alle nostre conoscenze e abilità per superare una sfida difficile ma alla nostra portata.Oggi, trovare il flow è più complesso che mai, a causa delle continue interruzioni, notifiche e micro-contenuti che consumiamo. Eppure, dedicare ogni giorno anche solo un’ora di lavoro ininterrotto a un’attività capace di generare questa sensazione è fondamentale.
I benefici non riguardano solo la produttività derivante dalla concentrazione: portano anche un senso di soddisfazione che va ben oltre il completamento del compito stesso. Questo è, a nostro avviso, uno dei principi chiave per la gestione del tempo: creare le condizioni quotidiane per ritrovare il flusso.
La trappola del pensiero marginale
“Se hai bisogno di una macchina e non la compri, alla fine scoprirai di averla pagata — sprecando tempo — senza possederla.”
La frase, attribuita a Henry Ford, offre una lezione ancora attualissima.Ci piace questo principio perché ricorda l’importanza di valutare il vero valore del proprio tempo e del contributo personale a un progetto.
Impiegare ore in mansioni ripetitive, poco stimolanti e senza impatto sulla propria crescita professionale è una delle peggiori decisioni che si possano prendere nella gestione del proprio lavoro.Naturalmente, il mondo del lavoro implica anche obblighi, scadenze e adempimenti che non si possono evitare. Tuttavia, investire in strumenti e tecnologie che permettano di “ricomprarsi il proprio tempo” è, crediamo, il primo passo verso la soddisfazione e la crescita personale.In fondo, questa è anche la missione del nostro software: aiutare i professionisti a liberarsi dalle attività a basso valore per concentrarsi su ciò che conta davvero.
Se vi incuriosisce questo tema, online trovate molti esempi e casi di studio di aziende che, non avendo avuto il coraggio di investire in tecnologia, hanno finito per pagarne il prezzo.